venerdì 23 febbraio 2018

Intervista: ECTOPLASMA - "PUTRIDI, VISCERALI, DETERMINATI"






I GRECI ECTOPLASMA SI DIMOSTRANO UNA BAND AFFIATATA, CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE QUALITA' E DEI PROPRI MEZZI, E QUESTO LO AVEVO GIA' ESPRESSO IN SEDE DI RECENSIONE. IL LORO SECONDO FULL-LENGTH "CAVERN OF FOUL UNBEINGS" NON FA CHE CONFERMARLO.

1. Cosa si nasconde dietro il titolo e l'artwork del nuovo album "Cavern of Foul Unbeings"?

- Il titolo "Cavern Of Foul Unbeings" è stato scelto con attenzione, proprio perché doveva dare l'idea dell'atmosfera oscura e inquietante racchiusa nel nostro nuovo album. Mentre leggi il titolo ti chiedi: a cosa ci troviamo di fronte? Death metal orrorifico, fantasmi, incidenti soprannaturali e paranormali? Ebbene sì, tutto questo è stato catturato dalle nostre songs. Naturalmente c'è anche un senso allegorico nascosto. L'umanità, quasi sempre, sceglie di vedere le cose da una prospettiva positiva, che racchiude la felicità, il divertimento, l'amore, bla bla bla. Ma là fuori esistono anche cose negative come la miseria, le bugie, il tradimento, gli omicidi e altro ancora. Molti si rifiutano di vedere la parte brutta della realtà, le cose spiacevoli, e preferiscono tenerle nascoste in una caverna. Quindi, il titolo incatena tutte quelle cose negative e disgustose che si annidano in quella caverna sotterranea, al di là di ciò che gli occhi umani possono vedere.

2. "Cavern of Foul Unbeings" suona più intenso rispetto al precedente "Spitting Coffins", quindi ti chiedo di approfondirlo adeguatamente.

- Non sono pienamente d'accordo sul fattore di intensità. Le vecchie canzoni degli Ectoplasma mettono in luce le nostre radici, ma è anche giusto che le nuove songs vadano oltre, senza snaturare l'essenza del death metal che noi amiamo. Ai tempi di "Spitting Coffins" eravamo un duo, quindi, quello che hai ascoltato nell'album è la visione di due uomini influenzati dal death metal puro e crudo. E poi si sa, più si suona, più gli obiettivi vengono raggiunti. I musicisti coinvolti negli Ectoplasma suonano in altre band (Vultur, Humanity Zero, Slaughtered Priest, Violent Definition, Embrace of Thorns...), perciò è naturale che le nostre influenze ed esperienze personali si allarghino notevolmente di giorno in giorno. Aver coinvolto altri due musicisti ci ha permesso di raggiungere un nuovo livello di espressione musicale, migliorando il songwriting. E' migliorata sia la registrazione che la produzione, e dal momento che siamo entrati a far parte del roster dell'etichetta Memento Mori, volevamo ottenere il meglio. L'aggressività è rimasta la stessa, questa volta messa in pratica da quattro persone e non da due.

3. È stato difficile comporre e registrare un album come questo? Avete fatto delle scelte precise per ottenere dei buoni risultati nella produzione?

- Non so se termini come "facile" o "difficile" siano adatti quando si parla della composizione di brani death metal. Non siamo un'orchestra sinfonica che ha bisogno di tanto lavoro per raggiungere dei buoni risultati. Siamo solo quattro persone che suonano quattro strumenti differenti, e amiamo quello che facciamo da anni. Ecco perché il termine "difficile" potrebbe risultare poco adatto. L'unica cosa "difficile" a cui posso pensare è trovare il denaro per registrare/stampare un disco, ma non abbiamo avuto grossi problemi al riguardo. Sicuramente ci abbiamo messo più impegno per completare questo ultimo lavoro. Questa volta, Haris dei War Possession e degli Embrace of Thorns si è occupato del mixaggio, la batteria e la voce sono state registrate nel suo studio personale, mentre le registrazioni delle chitarre e del basso sono state realizzate in casa, il che ci ha permesso di risparmiare economicamente e di lavorare con più calma. Il nostro processo di registrazione/mixaggio è rimasto standard, utilizziamo amplificatori, microfoni adatti al genere, alcuni di noi hanno sperimentato con altri ampli o effetti, ma niente di diverso o strano dalla norma. E' stata molto importante la sinergia tra noi ed Haris. Sia lui che noi sapevamo cosa ottenere. Haris conosce bene il death metal e sa come raggiungere dei risultati soddisfacenti.

4. In ogni caso, continuiamo ad andare fino in fondo. Gli Ectoplasma hanno sempre schiacciato al massimo il pedale del death metal, e "Cavern of Foul Unbeings", il nuovo album, mostra che questa vostra tendenza non è affatto cambiata. Dopo quattro anni di attività nell'underground, cosa vi ispira maggiormente?

- Le radici di ogni male e il death metal stesso. Ci piace questo. Siamo fedeli al verbo del death metal. Non vogliamo ascoltare chi ci dice come dovremmo respirare o muoverci per ottenere il meglio, vogliamo vivere liberi ed essere in grado di evolverci secondo la nostra volontà, come hanno fatto molte generazioni prima di noi. La vita è una questione di decisioni, una moneta a due facce (o anche più, a volte), la vita può essere crudele per natura, e ti ricompensa sempre per ciò che fai. Se ti trovi nella merda, devi cercare di uscirne in qualsiasi modo e solo con le tue forze, senza danneggiare altre persone. Il death metal è la forma perfetta per esprimere "la propria ferrea volontà" per ottenere quello che desideri veramente. Il death metal non ha confini, come la maggior parte dell'Arte in generale, e dovrebbe rimanere tale. Il death metal per noi è vita, senza esagerazione.

5. Ho visto il vostro videoclip per la song "Primeval Haunting". E' stato divertente lavorare con il regista?

- È stata un'esperienza, proprio perché fare un videoclip come questo non è una cosa che fai ogni giorno. Ci siamo divertiti molto, consapevoli del fatto che stavamo realizzando qualcosa di importante che sarebbe servito per la promozione del nostro nuovo album. Questo ci ha aiutato molto. Il regista del video sapeva cosa doveva fare vista la sua esperienza, ed è riuscito ad ottenere un video killer. Sì è stata un'esperienza davvero divertente.

6. Allora, cosa avete pianificato per il resto dell'anno?

- A parte alcune momentanee difficoltà tecniche, dato che uno dei nostri chitarristi lavora nell'esercito, è arrivata qualche proposta per suonare in giro per la Grecia, e forse suoneremo in Turchia con i nostri fratelli Hatevomit, una band death metal con cui realizzammo uno split nel 2016. Vogliamo registrare un EP alla fine del 2018 e un'altro full-length nel 2019. Il desiderio di vomitare death metal sul mondo non verrà mai meno.


CONTATTI:

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ectoplasma187.bandcamp.com

ECTOPLASMA line-up:

George Wolf - Basso, Chitarra
Giannis Grim - Voce, Batteria

RECENSIONE: 
ECTOPLASMA "Cavern of Foul Unbeings" 2018 - Memento Mori