lunedì 29 febbraio 2016

Recensione: WOLVSERPENT "Aporia: Kala: Ananta"
2016 - Relapse Records




Oggi celebro una importante entità dell'attuale scena drone/doom/ambient: WOLVSERPENT. Brittany McConnell (batteria, violino) e Blake Green (voce, chitarra) emergono tra i tanti musicisti di maggior talento, se teniamo in considerazione il valore artistico, e non quello concettuale. La loro poetica considerata "oscura", è stata, spesso, vittima di triti e ritriti luoghi comuni o, peggio, di etichette assolutamente deformanti. In realtà si potrebbero scrivere pagine intere sui possibili significati simbolici delle visioni dipinte dal duo dell'Idaho. In questa sede mi limiterò a indicare pochi elementi che l'ascoltatore interessato potrà liberamente approfondire. La definizione di poeti visionari è più che plausibile, ma qui non è la sola cosa da tenere a mente. Perché, le loro ambientazioni incorporee, inquietanti, a tratti soffocanti e schiaccianti, sospese tra magiche rivelazioni e scenari infernali, appariranno piuttosto nitite a chi ha il coraggio di spingersi oltre gli steccati stilistici dei generi su citati. La musica dei nostri si rivela in tutta la sua magnificenza e mostra gli influssi di alcune innegabili influenze: Nortt, Evoken, Earth, Swans, Sunn O))), e non solo. L'ispirazione, però, non proviene tanto da note e suoni quanto da quel bagliore interiore che ne fa una creatura profetica. Il nuovo EP composto da un solo brano di 40 minuti è capace di unire l'uomo e l'universo; l'aria, l'acqua e la terra; il bene e il male, per indicare delle verità nascoste e le rispettive relazioni mistiche che le delineano. Nulla può essere mai negato. In una sola parola: Immensi!

Contatti:

wolvserpent.bandcamp.com/aporia-k-la-ananta
wolvserpent.com
facebook.com/wolvserpent

TRACKLIST: Aporia: Kala: Ananta