lunedì 7 settembre 2015

Recensione: STEVE ROACH "Skeleton Keys"
2015 - Projekt




Ritorna lo statunitense STEVE ROACH, compositore di fama internazionale e pioniere dell'ambient-atmospheric-electronic music. Artista di spessore da sembre lontano da mode passeggere e vincoli strettamente commerciali. Il suo ultimo album intitolato "Skeleton Keys", celebra un modo di fare musica distaccato da molti nomi contemporanei che neanche meriterebbero una recensione. Se la sua influenza sembra provenire principale da alcune correnti stilistiche europee, le note composte per la nuova Opera entrano anche in ambienti più ampi, rendendo il risultato affascinante ma, allo stesso tempo, suggestivo ("It's All Connected", "Outer Weave", "A Subtle Twist Of Fate"). Altri due brani stellari sono "The Function Inside the Form" e "Escher's Dream Is Dreaming", esempi di gran classe e sopratutto, colonne sonore che vi rimarranno in testa in maniera uniforme. Solo dopo ripetuti ascolti questi suoni possono essere assorbiti totalmente. Un compendio che provvede ad esaltare quanto creato in 3 decadi di attività. Solo i veri Maestri riescono a raggiungere certi obiettivi. Ideale per chi desidera rilassare il corpo e viaggiare con la mente.

Contatti:

steveroach.bandcamp.com/skeleton-keys
steveroach.com
facebook.com/SteveRoachMusic

TRACKLIST: The Only Way In, The Function Inside The Form, It's All Connected, Outer Weave, Symmetry And Balance, Saturday Somewhere, Escher's Dream Is Dreaming, A Subtle Twist Of Fate