martedì 5 maggio 2015

Intervista: BLACK RAINBOWS - "IL FALCO PSICHEDELICO"






IL 2015 SI STA RIVELANDO UN ANNO RICCO DI SODDISFAZIONI PER I CAPITOLINI BLACK RAINBOWS CHE, PROPRIO IN QUESTO PERIODO SONO IN TOUR PER PROMUOVERE IL NUOVO "HAWKDOPE", ALBUM CHE LI HA CONSACRATI COME UNA DELLE REALTA' MIGLIORI DELLA SCENA STONER/DOOM EUROPEA. GABRIELE FIORI (VOCE E CHITARRA DEL GRUPPO) HA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE.

1. Ciao Gabriele. Parliamo di "Hawkdope". Come lo descriveresti?

- Un saluto a tutti i lettori! Allora "Hawkdope" è un disco che ha visto la luce dopo tre anni dall'ultimo full-length, quindi ci abbiamo lavorato a lungo, registrando decine e decine di canzoni, riffs, idee, scegliendo le migliori e ovviamente quelle che tra loro si legavano meglio. Come sound possiamo dire che è un mix perfetto di sonorità space rock tipo Hawkwind, stoner in stile Fu Manchu e l'heavy psych tipico dei Monster Magnet. Secondo me il disco è abbastanza vario e mai ripetitivo, scorre molto bene e non annoia, non abbiamo voluto dire nulla di nuovo con queste ultime canzoni, l'intenzione era di migliorare il nostro stile e credo che ci siamo riusciti, sia nel songwriting che nei suoni. Abbiamo fatto un buon lavoro. Ti ripeto, questa è una musica che viene ispirata già da qualcosa di esistente e che noi continuiamo a portare avanti in maniera rielaborata, facendola nostra!

2. Ho avuto l'impressione che il sound di "Hawkdope" si sia spostato verso territori più old-oriented, andando più indietro nel tempo rispetto ai vostri precedenti lavori. Sei d'accordo con la mia osservazione?

- Si i nostri vecchi lavori strizzavano l'occhio ad un sound più Stoner classico, vedi "Carmina Diabolo" del 2010, e più Stoner Rock N Roll come sul terzo "Supermothafuzzalicious!!" uscito nel 2011. Oggi il suono è decisamente più ispirato dal rock acido di inizi settanta, dallo space rock, dall'heavy rock dei Black Sabbath mischiato col sound californiano di Fu Manchu e Nebula. Tra le nostre influenze possiamo citare Cactus, Captain Beyond, Ufo, Mountain, Cream etc.

3. L'utilizzo delle vocals mostra un miglioramento notevole rispetto al precedente lavoro. Come hai fatto ad ottenere un simile risultato?

- Forse i pezzi si prestavano di più, o forse ho elaborato meglio le parti vocali, le melodie, non c'è stato un vero e proprio lavoro dietro alla stesura delle vocals, è venuto tutto piuttosto spontaneo, e spesso mi capita di lavorarci più durante le registrazioni che nelle prove. Una volta finito il tessuto di basso, chitarra, batteria, ho giocato un po' con i testi e le linee vocali.

4. "Hawkdope" è un concept album? Cosa puoi dirci a proposito del titolo?

- No nessun concept. Ci piaceva il gioco di parole tra le due cose, e l'immaginario che poteva scatenare: l'idea di un falco psichedelico che attraverso un viaggio spaziale portasse in giro la sua esperienza lisergica! Il titolo nasce anche dall'unione della parola "Hawk" che potrebbe ricordare appunto gli Hawkwind e "Dope" che ricorda l'attitudine drogatissima dei Monster Magnet. Inizialmente era solo il titolo di una delle tracce più belle del disco, ma successivamente abbiamo deciso di utilizzarlo anche per identificale l'album!



5. Quali sono le tracce di cui andate maggiormente fieri?

- Devo dire che ognuno di noi ha le sue di preferite, ma anche il feedback del pubblico è variegato, eccetto per due titoli che ci vengono costantemente menzionati: "Hawkdope" e "The Cosmic Picker", che sono i pezzi più lunghi e più psichedelici. Questo testimonia l'avvicinamento del pubblico a tali sonorità più che a quelle stoner, che magari possono aver annoiato un po'. A me piace l'album nella sua interezza perché ha un certo filo logico. "Hawkdope" ci piace perché in esso c'è un po' di tutto, mescola molte sonorità differenti.

6. Negli ultimi anni è riemerso un enorme interesse per sonorità come lo stoner rock/sludge doom. Pensi che tale situazione possa dare una spinta decisiva ad un gruppo come il vostro?

- Beh, assolutamente si! Seguo questa scena fin dall'inizio. Quando avevo 12 anni possedevo già tutti dischi del genere: quelli di Kyuss, Fu Manchu, Fatso Jetson, più tardi passai a Nebula, Los Natas, Colour Haze e tanti altri. Quella scena ha avuto 20 anni di buio e ora sembra sbocciata da 3/4 anni, festivals ovunque, etichette, booking. Internet e i social hanno dato una spinta incredibile a tutto questo, compreso il fatto che oggi si può suonare live con più facilità, attualmente qualunque band può organizzare un tour europeo o addirittura oltreoceano, prima era impensabile, infatti solo band più grandi ci riuscivano. Noi stiamo piano piano crescendo, non abbiamo un'agenzia o un'etichetta grande alle spalle ma ci stiamo comunque evolvendo di anno in anno, cercheremo di fare un ottimo percorso. Il musicista comunque non si può basare solo su una singola entrata, bisogna comunque organizzarsi per poter suonare e portare avanti il progetto insieme con altre facce di questo mestiere: lezioni di strumento, aprire uno studio di registrazione, fare il driver etc... campare di soli concerti è piuttosto complesso!

7. C'è qualche band che vi ha influenzato in maniera particolare nel corso della vostra carriera? Lasciando un attimo da parte i mentori Kyuss o Fu Manchu...

- Beh... gli ascolti passano per tutto il prog italiano, come per il garage, il punk, però sono molto definite le band che hanno influenzato il nostro progetto, tutte quelle formazioni che vanno da fine sessanta a inizio settanta: Pink Floyd, Hendrix, Cream, Cactus, Hawkwind, Black Sabbath, Vanilla Fudge, Gong, MC5, Blue Cheers, Stooges, Grand Funk etc.

8. Di cosa parlano i testi di "Hawkdope"?

- Trattano di vari temi immaginari, viaggi nello spazio, esperienze lisergiche; "Wolf Eyes" è un pezzo un po' più aggressivo che racconta di cosa si prova trovandosi di fronte ad un lupo che ti vuole sbranare, "The Prophet" parla di magia immaginando una profezia che si avvera, "The Cosmic Picker" dipinge un viaggio psichedelico dopo aver preso dei funghi allucinogeni... e cosi via.

9. Progetti futuri? Grazie per l'intervista.

- Per ora stiamo suonando molto live, ci stanno contattando in tanti, suoneremo in vari Festival come il Valada Reverence in Portogallo, poi andremo in Grecia per il Fuzztastic Fest, in Austria per il Sauzipf fest, siamo appena stai in Finlandia ed Estonia e in autunno è previsto un tour nei Balcani, Grecia, Romania, Bulgaria, ed uno nel Nord Europa in Svezia, Germania, Danimarca. A breve ripartiremo ancora una volta per un tour di sei date in Inghilterra... e poi a fine anno vedremo come muoverci per il futuro!


CONTATTI:

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BLACK RAINBOWS line-up:

Dario Iocca - Basso
Alberto Croce - Batteria
Gabriele Fiori - Voce, Chitarra


RECENSIONE:
BLACK RAINBOWS "Hawkdope" 2015 - Heavy Psych Sounds